
San Giovanni Rotondo: una città “normale” anche grazie ad interventi a costo zero!
San Giovanni Rotondo: una città “normale” anche grazie ad interventi a costo zero!
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A titolo di premessa, questo Blog intende rivolgere alla nuova Amministrazione comunale Crisetti un fervido messaggio augurale nel senso che possa, per il Bene del Paese, raggiungere i Suoi obiettivi,quelli,dichiarati in campagna elettorale, ed ottenere buoni risultati tali da rendere San Giovanni Rotondo una città vivibile e (più) normale.
Verosimilmente la città, grazie alla figura di San Pio,potrebbe beneficiare,a breve, di fondi e risorse per migliorare il suo assetto urbanistico e quant’altro con i fondi stanziati per questo territorio dal Governo Conte.
Ma,per rimanere nel solco della “città normale”,emblema con la quale il prof. Crisetti ha voluto caratterizzare la Sua Amministrazione nella campagna elettorale, ci permettiamo di formulare alcune osservazioni.
Obiettivamente la nostra città, per quanto la vogliamo dipingere al meglio,resta una cittadina meridionale carente di grandi opere di arte e di storia,essendo veramente minimi i segni artistici e storici che la connotano, e quei pochi segni visibili,sono sopratutto legati alla presenza di Padre Pio sul questo lembo del Gargano .
Orbene, dovremmo curare e rispettare maggiormente quei pochi beni artistici che abbelliscono ed impreziosiscono il nostro Paese,dedicando ad essi maggiore cura ed attenzione.
Detto ciò,per portare un esempio concreto ed eclatante del disinteresse, è sufficiente osservare il modo come viene “trattato” il monumento di Padre Pio,realizzato dall’insigne artista di fama internazionale, Pericle Fazzini .
La statua in bronzo- che,com’è noto, si trova nella vecchia Piazza degli Olmi ,oggi ribattezzata Piazza Padre Pio- venne inaugurata il 28 luglio 1987,in occasione del 71° anniversario dell’arrivo di Padre Pio a San Giovanni Rotondo.
Si tratta di una statua che ha finito per rappresentare il simbolo stesso del legame affettivo che lega i cittadini sangiovannesi con il suo Santo, un simbolo che andrebbe costantemente tutelato da tutte le incursioni che deturpano questa statua.
Nessuno si permette di richiamare i tanti bambini piccoli a tenersi lontano dalla statua per evitarne la corrosione ed il deprezzamento.
Se non si può far nulla per arginare il degrado,quanto meno circondiamo la statua con una piccola protezione tale da ostacolarne il “sali e scendi acrobatico”.
Il problema- sia chiaro- non sono i bimbi di San Giovanni Rotondo i quali hanno il pieno diritto di ottenere spazi dove poter giocare e divertirsi come tutti i bimbi del Mondo, un diritto che non può essere, tuttavia, confuso con il dovuto rispetto delle opere pubbliche artistiche, e nulla può giustificare la “scalata” della statua per lungo e per largo dei “piccoli “alpinisti!.
I giovanissimi non sono un problema sociale, semmai danno vita ad un’altra problematica quale è la mancanza di parchi giochi di divertimento.
In questa circostanza il giornale, sul quale è un piacere scrivere, fa appello soprattutto al buon senso delle forze politiche che amministrano la città perché si voglia evitare per il futuro l’immagine penosa del disinteresse e disamore verso le opere belle ed artistiche di cui siamo detentori, anche nei confronti dei forestieri che vengono a visitare questa città!.
De minimis , vorremmo segnalare anche un altro cattivo vezzo che avviene nel corso Umberto I,salotto buono della città, sopratutto nei giorni festivi quando le signore passeggiano con i propri mariti: in pieno centro, si vedono tanti bambini e giovani sfrecciare, a velocità sostenuta, con le loro tecnologiche biciclette, mettendo a serio rischio l’incolumità delle persone .
Ci chiediamo se per il corso principale sia consentito una simile pratica e domandiamo cosa succede se una persona,grande o piccola, venga colpita da una di quelle biciclette che come vere e proprie saette possono causare rovinose cadute ! ?.
Per contrastare la prassi corrente – per la quale nessuna voce è stata elevata ,a quanto è dato sapere- è possibile fare qualcosa?; gli agenti della Polizia locale hanno la possibilità di intervenire minacciando sanzioni e sequestri nel caso di ripetuta infrazione.
In definitiva, abbiamo segnalate due piccole problematiche le quali,unite verosimilmente ad altre prassi negative, concorrono a minare la “normalità” di questa bella città: carenze dalle quali è necessario ripartire per il raggiungimento della tanta desiderata meta di una “città normale”.
Giuseppe Pizzìcoli
